In questi giorni riceviamo molti messaggi e la domanda è sempre la stessa: viaggiare sì o no vista la situazione coronavirus?
A causa di cancellazione dei voli, di restrizioni verso i viaggiatori provenienti dall’Italia e della paura del contagio viaggiare verso le nostre destinazioni è sempre più difficile. La situazione è in costante evoluzione, per cui le informazioni che vi diamo sono solo indicazioni basate sui dati disponibili al momento in cui scriviamo. Potrebbero cambiare rapidamente però, ecco, al momento le cose stanno cosi:
Restrizioni all’ingresso
- India e Vietnam hanno sospeso il rilascio dei visti online.
- Nepal non rilascia visto all’arrivo.
- Indonesia ha restrizioni verso passeggeri in arrivo dal nord Italia.
- Le altre destinazioni non hanno restrizioni al momento.
Contagi
- India e Thailandia casi in aumento
- Vietnam ha 16 casi e tutti guariti.
- Cambogia 1 persona e già guarita.
- Indonesia 2 contagiati.
- Laos e Birmania nessun caso al momento segnalato.
Dunque viaggiare sì o no in questo periodo?
Se i bassi numeri dei contagi nei paesi del sud est asiatico siano dovuti al clima che non favorisce il propagarsi del virus, ai governi che non divulgano i dati ufficiali o ad altre cause non lo sappiamo, solo con il tempo forse lo capiremo.
Quel che sappiamo è che l’economia di questi paesi basata soprattutto sul turismo è allo sfascio e in paesi dove il tasso di povertà già raggiunge cifre altissime una batosta del genere rischia di generare un incremento della povertà per anni. Il nostro paese non è messo meglio: le cancellazioni in Italia per i mesi a venire sono tante e i settori coinvolti innumerevoli.
La domanda dunque si ripropone: viaggiare nei paesi senza restrizioni verso i viaggiatori provenienti da Italia sì o no?
La nostra risposta è fino a fine marzo NO.
Che ci piaccia o meno, che le azioni del governo rispecchino o meno le nostre idee, in questo momento consigliamo di prendersi una pausa per vari motivi.
Le nostre destinazioni sono paesi dove il sistema sanitario è carente e spesso a pagamento. Cosa succederebbe se noi viaggiatori (ci riferiamo a tutti gli arrivi da zone di forte contagio non certo solo italiani) portassimo il virus? Non ci sarebbero strutture capaci di contenere il numero dei malati. Noi occidentali passeremmo avanti grazie alle nostre assicurazioni sanitarie a discapito di chi le cure non può permettersele.
Ma senza turisti ad aiutare l’economia non è peggio per questi paesi?
Si lo è, ma come vivreste il viaggio sapendo che il vostro volo di rientro è in forse e che il numero dei contagi potrebbe aumentare dovendo scegliere se restare e prendersi il rischio o trovare un volo su due piedi?
Consigliamo di metter da parte ogni tipo di fede politica e di seguire le linee guida del governo italiano, si tratta di un mese e non vuol dire non viaggiare.
L’emergenza finirà, noi su questo siamo ottimiste, e noi saremo pronti a costruire il vostro viaggio dei sogni. Nel frattempo viaggiate con la fantasia: leggete libri di viaggio, leggete i nostri itinerari che continueremo a proporre, continuate a chiederci di pianificare il vostro viaggio e sogneremo insieme.
Cerchiamo di essere più umani anche se ci sono restrizioni in corso. Tante cose possiamo fare. Ad esempio aiutiamo il vicino anziano che magari è costretto in casa e ha problemi ad andare a fare la spesa, non additiamo come untore ogni persona che starnutisce su un autobus. Approfittiamo del tempo a casa per provare a cucinare qualche piatto tipico dei paesi asiatici proposti nel nostro blog. E possiamo dirvelo: sognate di partire con uno dei nostri viaggi di gruppo in estate perché noi siamo positive e pensiamo che presto tutto questo sarà solo un ricordo amaro.
Sulle note di sì viaggiare di Battisti cantiamo a squarcia gola…
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